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Dolore anale cronico

Dolore anale cronico

DOLORE ANALE CRONICO: DEFINIZIONE E SINTOMI

Il dolore cronico può essere definito come un dolore caratterizzato da un’intensità normalmente inferiore a quella di un dolore acuto e dalla sua persistenza oltre i tempi normali di guarigione di una lesione o di un’infiammazione. Il dolore anale cronico colpisce la zona ano-perineale e può variare per localizzazione, intensità, frequenza e durata ma, indipendentemente da questi fattori, l’influenza che ha sulla vita quotidiana (sociale e lavorativa) dei pazienti è spesso elevata.
 

PATOLOGIE COLLEGATE AL DOLORE ANALE CRONICO

Il dolore anale cronico può essere direttamente collegato a numerose cause e patologie, alcune più facilmente individuabili di altre:

  • ascesso;
  • emorroidi;
  • colite ulcerosa;
  • dermatite;
  • fistola anale;
  • ragadi anali;
  • Malattia di Crohn;
  • rapporti sessuali;
  • lesioni causate da malattie sessualmente trasmissibili;
  • coccigodinia (Sindrome da spasmo degli elevatori);
  • tumore del colon-retto o dell’ano.

Frequente è anche il legame con disturbi urinari e ginecologici. E’ però possibile che il dolore anale cronico si evidenzi anche in assenza di una causa nota ed identificabile: si parla in questi casi di dolore anale cronico idiopatico. Non di rado, in questi casi, anche i fattori psicologici possono favorire, accentuare o essere essi stessi causa della malattia.
 

RIMEDI CONTRO IL DOLORE ANALE CRONICO

Il dolore anale cronico, oltre a colpire fisicamente chi ne é affetto, danneggia ampiamente anche la sfera emotiva. L’intensità e, soprattutto, la persistenza del dolore, talvolta incessante, sono fonte di forte stress e fanno nascere nel paziente la paura di essere portatore di una malattia maligna. La prima cosa da fare quando si soffre di dolore anale è rivolgersi ad un proctologo che potrà analizzare lo stato di salute generale, la sintomatologia, le malattie e le terapie pregresse, l’attività lavorativa, sportiva e le abitudini sessuali. Attraverso specifiche indagini strumentali lo specialista potrà, quindi, accertare e valutare o, eventualmente, escludere possibili patologie e procedere con un adeguato piano terapeutico. Soprattutto nei casi di dolore anale cronico idiopatico, l’approccio psicologico riveste particolare importanza e già il tranquillizzare il paziente può portare ad un primo miglioramento della sintomatologia.

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