Si stima che l’80% delle donne in gravidanza soffra di malattia emorroidaria
Cosa sono le emorroidi?
Le emorroidi sono delle strutture di tessuto spugnoso caratterizzato da una forte presenza di capillari, vene ed arterie, situate nel canale anale. Qui formano dei veri e propri “cuscinetti” che rivestono un importante ruolo nella continenza di feci e gas e, durante la defecazione, nel ridurre il trauma del passaggio delle feci stesse. Si distinguono in emorroidi interne (posizionate al di sopra della linea dentata) ed esterne (situate al di sotto della linea dentata e possono interessare anche l’orifizio anale esterno). Quando le strutture di tessuto spugnoso subiscono alterazioni o modificazioni, può subentrare la malattia emorroidaria che, nel linguaggio comune, viene impropriamente identificata con lo stesso termine “emorroidi”. Si tratta di una delle problematiche più diffuse al mondo e vi sono numerosi fattori che possono contribuire o determinare la malattia emorroidaria: età, familiarità, abuso di lassativi, dieta errata, stipsi o incontinenza, scarsa attività fisica e gravidanza. Quest’ultima in particolare ha un forte impatto sull’organismo femminile, che viene sottoposto a numerosi cambiamenti e conseguentemente a stress di diversa natura che predispongono al problema emorroidario.
Emorroidi in gravidanza: cause e sintomi
L’insorgenza di emorroidi in gravidanza può rendere difficoltoso e spiacevole un periodo delicato ed emozionante per la futura mamma. Essere consapevoli delle cause del problema emorroidario è molto importante in modo tale da curare questo piccolo e fastidiosissimo disturbo, prima che assuma proporzioni maggiori. Sostanzialmente durante la gravidanza le emorroidi possono manifestarsi a causa di:
- aumento volumetrico dell’utero;
- modificazioni ormonali (aumento di estrogeni e progesteroni);
- rilassamento delle pareti venose a seguito dell’aumento del volume del sangue;
- aumento della pressione addominale;
- dispepsia (difficoltà digestive correlate anche ad un ridotto transito intestinale);
- stipsi (feci dure con conseguente difficoltà di eliminazione);
- fattori comportamentali (diete errate e sedentarietà).
I sintomi delle emorroidi nelle donne in gravidanza sono essenzialmente gli stessi che sperimentano le
persone che non sono in dolce attesa: bruciore, prurito, rigonfiamento nella zona anale, senso di
pesantezza, dolore anale intenso durante l’evacuazione talvolta accompagnata anche da perdite
ematiche.
Curare le emorroidi durante la gravidanza
Durante la gravidanza è difficile scegliere trattamenti e cure da effettuare perché c’é sempre il timore di assumere qualche farmaco che possa nuocere al feto. In presenza di malattia emorroidaria durante la gravidanza (cosi come in qualsiasi altra condizione) è fondamentale non prendere l’iniziativa ma rivolgersi ad un medico prima di assumere qualsiasi farmaco (anche nel caso di integratori o farmaci da banco di origine naturale) o attuare cambiamenti nello stile di vita.
Il primo approccio per il trattamento delle emorroidi riguarda la dieta e lo stile di vita, infatti l’alimentazione è un tassello fondamentale per garantire salute e benessere alla gestante e alla vita che nascerà. Durante la gravidanza è bene avere una dieta ricca di fibre, consumare quindi frutta e verdura di stagione accuratamente lavate, bere molta acqua per mantenere le feci morbide e regolarizzare i movimenti intestinali e praticare sport in modo moderato per almeno mezz’ora al giorno. In caso di dolore e gonfiore è consigliato fare inoltre impacchi di ghiaccio sulla zona anale e l’utilizzo di creme locali ad azione lenitiva.
Ovviamente l’approccio del medico e le accortezze da assumere cambieranno a seconda del livello di gravità della patologia e della propria situazione in gravidanza. È possibile inoltre che, chi inizia a soffrire di emorroidi in gestazione, poi continui ad essere afflitto da questo disturbo anche in seguito. Post partum, qualora le terapie mediche messe in atto precedentemente non abbiano portato a buoni risultati, lo specialista valuterà eventuali trattamenti chirurgici.
Alcuni link utili:
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