Proseguiamo il nostro appuntamento dedicato alle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (conosciute con l’acronimo di MICI o IBD). Lo scorso mese avevamo illustrato la Malattia di Crohn, una patologia altamente invalidante caratterizzata dall’insorgenza di ulcere intestinali come reazione immunologica cronica o/e recidivante nei confronti di determinati antigeni. Nell’incontro di questo mese affronteremo invece una seconda patologia appartenente alle MICI: la Colite Ulcerosa, conosciuta anche come ”Rettocolite Ulcerosa”.
Cos’è la Colite Ulcerosa e come si manifesta?
La Colite Ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale che colpisce la mucosa dell’intestino crasso, il retto e puó estendersi in parte o in tutto il colon. L’infiammazione provoca delle lesioni ulcerose (fessure o erosioni) che sono responsabili dei sintomi intestinali. I sintomi variano in base alla severità e alla localizzazione del processo infiammatorio: se l’infiammazione è limitata al retto, il paziente può avvertire un modesto sanguinamento e uno spasmo doloroso dell’ano con sensazione di urgente bisogno di defecare. Mano a mano che l’infiammazione si estende ad altre zone i sintomi tendono a farsi sempre più severi. Le manifestazioni tipiche includono scariche diarroiche con presenza di sangue e muco, dolori addominali, affaticamento, perdita di peso, sudorazione notturna e disidratazione. In alcuni casi i sintomi possono presentarsi in modo cosi violento da rendere necessario un ricovero in Ospedale al fine di somministrare le terapie (solitamente cortisonici, immunosoppressori/biologici, supporto idro-elettrolitico e nutrizionale ed eventualmente antibiotici) per via endovenosa e tenere il paziente sotto stretta sorveglianza. Tutti i sintomi hanno un andamento recidivante, il paziente infatti passa da periodi di remissione, a momenti di riacutizzazione.
Cause della Colite Ulcerosa
Anche per la Colite Ulcerosa le cause dell’infiammazione sono ancora poco conosciute. Vi sono diverse ipotesi a riguardo, le più attendibili prendono in considerazione il binomio tra teoria immunitaria ed ereditarietà. Sicuramente tra i fattori che ne favoriscono l’insorgenza troviamo:
- predisposizione genetica (predisposizione familiare a sviluppare la malattia);
- alterazione della barriera epiteliale del colon;
- fattori immunologici (reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di determinati antigeni);
- fattori ambientali (fumo di sigaretta e altri fattori ancora poco noti).
Diagnosi: esami strumentali e di laboratorio
Come per la Malattia di Crohn, anche per la Colite Ulcerosa la diagnosi non risulta mai semplice e rapida. Per diagnosticare la Colite Ulcerosa è necessario sottoporsi a diversi esami strumentali e di laboratorio, che devono essere poi interpretati alla luce di un quadro clinico più ampio al fine di escludere altre patologie con simili caratteristiche. Solitamente tra i principali esami richiesti dagli specialisti annoveriamo:
- Esami del sangue (in particolare per rilevare un’eventuale condizione di anemia e definire la gravità dell’infiammazione mediante la conta dei globuli bianchi);
- Esame delle feci (escludere patologie infettive o la coesistenza di infezioni o sovra infezioni alla malattia in atto);
- Indagini radiologiche quali TAC, RMN Addominale e Clisma Opaco;
- Colonscopia con biopsia (è la procedura di riferimento che permette di valutare lo stato della mucosa intestinale e l’estensione della malattia. Inoltre la possibilità di prelevare piccoli campioni di tessuto consente di compiere analisi di laboratorio dettagliate).
Il rapporto tra Colite Ulcerosa e Tumore del Colon
Avere una malattia infiammatoria intestinale fa crescere il rischio di sviluppare una neoplasia del colon-retto in quanto lo stato infiammatorio persistente provoca, nell’arco di anni, un danno strutturale e progressivo del colon. Il rischio di tumore del colon è massimo quando interessa tutto l’intestino crasso e aumenta all’aumentare del tempo di affezione da Colite Ulcerosa. In alcuni pazienti affetti da Colite Ulcerosa possono verificarsi modificazioni precancerose nelle cellule che formano la parete del colon (chiamate displasie). In presenza di tali mutazioni cellulari la possibilità di sviluppare un tumore aumenta, per questo motivo è fondamentale che i pazienti con Colite Ulcerosa rimangano sotto sorveglianza al fine di agire preventivamente ed iniziare i trattamenti più adeguati.
Terapie e qualità di vita in presenza di Colite Ulcerosa
Una diagnosi di Colite Ulcerosa significa convivere con una malattia infiammatoria cronica invalidante. I trattamenti disponibili mirano a controllare l’infiammazione, ridurre i sintomi e sostituire le sostanze nutritive e i fluidi persi. Non esistono però terapie per la guarigione totale di questa malattia. I farmaci utilizzati, primi tra tutti antidolorifici ed antinfiammatori, hanno l’obiettivo di impedire le complicazioni nella fase acuta ed aiutano il paziente a tenere sotto controllo i sintomi nella fase cronica. Se la malattia non dovesse rispondere ai primi due tipi di trattamento, si ricorre agli immunosoppressori regolatori del sistema immunitario e a farmaci biologici.
L’importanza del regime alimentare
Per convivere al meglio con la Colite Ulcerosa è fondamentale mantenere un regime alimentare sano e bilanciato e idratare il corpo ingerendo molti liquidi (almeno 1,5 – 2 litri al giorno). In particolare:
- abolire di cibi speziati e piccanti;
- evitare bibite gassate, tè, vino e caffè;
- non mangiare cioccolato;
- limitare il consumo di latticini;
- assumere probiotici;
- prediligere cibi raffinati (evitare di introdurre troppe fibre).
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il Vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.