Proseguiamo il nostro appuntamento mensile riprendendo il tema iniziato lo scorso mese: le lesioni dello sfintere anale da parto. Come abbiamo visto, le lacerazioni da parto vaginale rappresentano una complicanza significativa e potenzialmente debilitante. Si manifestano quando il muscolo sfinterico si lacera parzialmente o completamente, e possono essere causate da diversi fattori, tra cui un travaglio molto lungo, il peso elevato del nascituro e l’utilizzo di strumenti come il forcipe o la ventosa. Queste lesioni possono provocare numerose complicanze fisiche, tra cui:
- Dolore perineale acuto e persistente, specialmente durante i movimenti o la minzione.
- Difficoltà nel controllo intestinale (incontinenza fecale e/o rilascio involontario di gas).
- Cicatrizzazione dolorosa.
- Disfunzioni sessuali.
- Dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia).
Complicanze psicologiche
Le complicanze non riguardano solo l’aspetto fisico, ma coinvolgono profondamente anche quello psicologico. Le donne che subiscono lesioni dello sfintere anale durante il parto possono sperimentare un forte senso di disagio e imbarazzo, specialmente quando si manifestano sintomi come incontinenza fecale o rilascio involontario di gas. Questi disturbi possono incidere negativamente sulla qualità della vita, con ripercussioni significative sul piano emotivo e sociale.
Ansia e depressione post-partum sono fenomeni ampiamente documentati in questi casi. Le donne si trovano ad affrontare non solo l’arrivo di una nuova vita, ma anche complicazioni che incidono profondamente sulla loro persona e sulla vita di coppia. Molte vivono una riduzione dell’autostima, dovuta alla percezione negativa del proprio corpo, e la forte paura di non piacere più al proprio partner. In presenza di lesioni dello sfintere anale e delle relative complicanze inoltre, può instaurarsi un circolo vizioso in cui il disagio fisico alimenta quello psicologico, rendendo più difficile il percorso di guarigione.
Per questo motivo, è essenziale che il supporto post-partum includa anche un approccio psicologico adeguato, che aiuti le donne ad affrontare sia le difficoltà fisiche che quelle emotive. Un’assistenza multidisciplinare, che coinvolga ginecologi, ostetriche, fisioterapisti e psicologi, può fare una grande differenza nel percorso di recupero, favorendo il ritorno a uno stato di serenità e benessere complessivo, sia a livello fisico che mentale.
La prevenzione delle lesioni durante il parto
La prevenzione delle lesioni dello sfintere anale durante il parto è un tema di grande interesse per gli operatori del settore ostetrico. Le conseguenze traumatiche e le lesioni anatomiche del canale del parto, causate dal passaggio del feto, sono diventate un argomento di fondamentale importanza nella moderna ostetricia. E proprio i professionisti del settore giocano un ruolo cruciale in questo contesto, contribuendo attivamente nella prevenzione. Quindi, quali misure preventive possono essere adottate per evitare le lesioni dello sfintere anale durante il parto vaginale?
- Insegnare alle future madri le tecniche di spinta e respirazione da mettere in pratica durante il parto.
- Eseguire esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico durante la gravidanza.
- Mantenere un peso corporeo sano durante la gravidanza può ridurre il rischio di complicazioni legate al parto.
- L’episiotomia dovrebbe essere riservata solo ai casi strettamente necessari, poiché può aumentare il rischio di lacerazioni severe.
- Durante la fase espulsiva del parto, l’ostetrica può fornire un supporto manuale perineale per ridurre la tensione sullo sfintere anale.
- Alcune posizioni per il parto o il parto in acqua possono aiutare a ridurre lo stress sul perineo.
Trattamento delle lesioni dello sfintere anale
La gestione delle lesioni dello sfintere anale varia a seconda della gravità della lacerazione. Le lesioni di III e IV grado richiedono una maggiore attenzione ed un’accurata e precoce diagnosi delle lesioni sfinteriali per un trattamento tempestivo. Gli approcci di trattamento includono:
- Farmaci per la gestione del dolore: analgesici e lassativi possono essere prescritti per alleviare il dolore e prevenire lo sforzo durante i movimenti intestinali e/o per ridurre il rischio di deiscenza della sutura.
- Fisioterapia pelvica: dopo l’intervento chirurgico, è fondamentale che la paziente segua una riabilitazione attraverso esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico per migliorare il controllo sfinterico.
- Visita proctologica: in presenza di incontinenza fecale o gas al fine di effettuare un’analisi più approfondita con ecografia transanale e manometria anale.
- Intervento chirurgico: nei casi più gravi, in presenza di parti vaginali complessi, è possibile dover intervenire attraverso una riparazione chirurgica immediata.
Le lesioni dello sfintere anale che possono verificarsi durante il parto rappresentano una complicazione rilevante; tuttavia, con una diagnosi precoce e un trattamento appropriato, la maggior parte delle donne può ristabilire una funzionalità ottimale e riprendere una vita di qualità. Durante la gravidanza, è essenziale essere consapevoli di questo rischio e ben informate. Affidarsi a personale sanitario competente, capace di fornire sia un supporto preventivo che un intervento tempestivo in caso di lesioni anali da parto, è altrettanto cruciale. Solo così è possibile garantire una gestione efficace e ridurre al minimo le conseguenze.
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il Vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.