La figura professionale del proctologo
Il proctologo è il medico chirurgo che si occupa della prevenzione, diagnosi e cura di tutti i disordini e disturbi legati all’apparato colon-rettale. Attraverso accurate valutazioni specialistiche ha l’obiettivo di individuare e mettere in pratica gli opportuni percorsi terapeutici necessari per il miglioramento e la guarigione del paziente. Attualmente in Italia non esiste una formazione accademica di specializzazione in coloproctologia, bensì corsi intensivi e master grazie i quali medici specialisti in chirurgia generale hanno la possibilità di ampliare la propria formazione. Durante gli anni accademici gli specialisti si allenano in diverse tipologie di approcci, tecniche e trattamenti chirurgici e non, conseguentemente rimangono aggiornati attraverso corsi, congressi e masterclass che si svolgono annualmente su tutto il territorio nazionale, ma anche fiere ed eventi di portata mondiale.
Le patologie trattate dal proctologo
Il proctologo si occupa di studiare le patologie di colon, retto e ano. Oltre ai pazienti con malattia proctologica già nota, è opportuno effettuare una visita proctologica per accertare la natura di sintomi a carico del retto e dell’ano in presenza di dolore, sanguinamento, prurito, secrezioni purulente e tumefazioni. Le patologie trattate dallo specialista sono infatti numerose:
- stipsi ed incontinenza fecale;
- emorroidi, ragadi, marische e fistole anali;
- ascessi rettali;
- colite ulcerosa;
- condilomi anali;
- prolasso rettale;
- diverticolite e diverticolosi;
- Malattia di Crohn;
- sindrome del colon irritabile;
- polipi del colon e del retto;
- cancro del colon-retto.
Per comprendere al meglio il quadro clinico del paziente e trovare risposte concrete alla patologia, lo specialista deve eseguire una visita proctologica. Di cosa si tratta?
Visita proctologica: importante non farsi prendere dalla paura
La visita proctologica è sicuramente uno degli esami che maggiormente crea imbarazzo e timore: si tratta di un atteggiamento giustificato? In realtà no! Disagio e paura di effettuare una visita proctologica sono emozioni del tutto naturali: il pudore e il timore di sentire dolore possono portare a rimandare l’appuntamento con il proctologo. Per questo motivo solitamente la visita avviene tardivamente rispetto alla comparsa dei sintomi accusati. Dare il giusto peso alla paura, superarla e rivolgersi al medico specialista è però fondamentale; permette di rilevare e curare patologie proctologiche che sarebbero di minima entità se prese in tempo e/o di evitare l’insorgenza di malattie ben più critiche (quali ad esempio patologie tumorali). Per tale motivo è consigliabile sottoporsi a questo tipo di visita alla comparsa dei primi sintomi.
Come si effettua la visita proctologica
Attraverso la visita proctologica il medico svolge accurate valutazioni utili ad individuare e mettere in pratica opportuni percorsi terapeutici necessari per la guarigione del paziente. La visita proctologica prevede come primo step l’anamnesi: attraverso una serie di domande il medico puó raccogliere il maggior numero di informazioni riguardanti la sintomatologia, la storia clinica e lo stile di vita del paziente, quali ad esempio alimentazione, fumo, consumo di alcolici, livello di attività fisica e sedentarietà, eventuali patologie a carico, casi in famiglia di patologie proctologiche e assunzione di farmaci.
La visita prosegue con una ispezione del canale anale, in un primo momento esterna, mediante osservazione e palpazione, e successivamente interna, mediante esplorazione digitale. L’esecuzione, attuata mediante l’utilizzo da parte dello specialista di un guanto lubrificato (al fine di evitare qualsiasi dolore), viene eseguita con il paziente sdraiato in posizione fetale sul fianco sinistro. Seppur vi siano numerosi luoghi comuni sulla visita proctologica, in realtà provoca solamente un leggero fastidio. Il dolore è raro e risulta correlato a significative infiammazioni della mucosa del canale anale.
Se lo ritiene opportuno, il medico, per una più accurata esplorazione rettale interna può sottoporre il paziente ad anoscopia e rettoscopia, che vengono effettuate mediante l’introduzione nel canale anale di strumenti utili ad avere una visione diretta del canale. La valutazione proctologica potrà esaurirsi con la prescrizione di una terapia o con la richiesta di ulteriori accertamenti specialistici, come ad esempio esami del sangue, RX e colonscopia. In particolare quest’ultima risulta fondamentale per la diagnosi tempestiva di malattie come il cancro del colon e del retto o malattie infiammatorie intestinali.
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente ad uso informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico curante. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Consultatevi sempre con il Vostro medico su qualunque informazione relativa a diagnosi e trattamenti ed attenetevi scrupolosamente alle sue indicazioni.